Investimenti responsabili

 

 

Responsabilità a 360°, anche nelle attività di investimento

 

Dichiarazione ai sensi dell’articolo 3 del Regolamento (EU) 2019/2088 del 27 novembre 2019

L’impegno di Equita Capital SGR nelle tematiche di sostenibilità, formalizzato peraltro nel Piano Strategico CSR 2020-2022 di gruppo, si sostanzia anche nell’integrazione dei rischi di sostenibilità sia nei processi decisionali d’investimento dei fondi gestiti dalla SGR, sia con riferimento agli OICVM che ai FIA, che nella prestazione dei servizi di gestione di portafogli e di consulenza in materia di investimenti.

Al fine di rafforzare tale impegno, da novembre 2019, la SGR è diventata firmataria dei 6 Principi di investimento responsabile promossi delle Nazioni Unite (UNPRI – United Nations Principles for Responsible Investments), finalizzati a contribuire a sviluppare un sistema finanziario globale più sostenibile attraverso la diffusione tra gli investitori dell’investimento sostenibile e responsabile e delle best practices ad esso associate.

PRI logo

Sulla base di tali principi, Equita Capital SGR ha redatto una Politica di investimento responsabile nella quale ha formalizzato il proprio impegno a realizzare investimenti responsabili come mezzo per raggiungere il suo obiettivo primario di creazione di valore, attraverso l’integrazione dei fattori ESG nelle analisi e nelle decisioni di investimento.

Lo sviluppo di tale documento trova fondamento nella convinzione che una politica atta a formalizzare i processi di identificazione, analisi e gestione delle tematiche ESG, possa mitigare i rischi, soprattutto di natura non finanziaria, nonché accrescere il valore degli investimenti nel lungo termine.

 

In linea con le tipologie di prodotti gestiti, la SGR utilizza differenti approcci per l’integrazione dei rischi di sostenibilità nelle decisioni di investimento e nei servizi di consulenza in materia di investimenti. In particolare, tra i principali criteri e metodologie utilizzati dalla SGR, che affiancano la tradizionale analisi di valutazione finanziaria degli investimenti, si riportano:

  • Investimenti in mercati quotati: su base sistematica, la SGR applica i seguenti criteri:
    • Selezione degli investimenti mediante analisi ESG: analisi degli emittenti sulla base di specifici fattori ESG, sia interna, utilizzando fonti pubblicamente disponibili sugli emittenti (e.g. Disclosure Non Finanziaria), sia tramite fonti esterne (e.g. da info-provider specializzati).
    • Integrazione dei fattori ESG nei processi di allocazione del portafoglio: volta all’ottenimento di un rating di portafoglio ESG di almeno BBB (o equivalente) e minimizzando il peso degli strumenti di emittenti senza un rating ESG.
    • Monitoraggio del rating ESG medio di portafoglio: effettuato con cadenza trimestrale.
  • Investimenti in mercati privati:
    • Processo di screening ESG: volto ad assicurare, su base specifica per ciascuna tipologia di settore, che le pratiche di business delle società target risultino in linea con gli standard etici della SGR. Tale processo si compone di 3 tipologie di screening: i) Screening negativo, applicato su base sistematica mediante l’esclusione di specifici settori dall’universo di investimento; ii) Screening norm-based, volto ad escludere società che operano in business non conformi a norme e standard nazionali ed internazionali; iii) ove consentito, l’attività di screening viene integrata con uno screening positivo, volto ad identificare attivamente, mediante pratiche di due diligence ESG, società caratterizzate dalle migliori pratiche ESG.
    • Monitoraggio post-investimento su temi ESG: la SGR applica, ove possibile e mediante un processo graduale, un monitoraggio attivo sui temi di sostenibilità delle società in portafoglio attraverso: i) dialogo attivo su questioni ESG ii) questionari semi-annuali di reporting ESG per le società in portafoglio.

Infine, la supervisione dell’implementazione dei criteri di integrazione dei rischi di sostenibilità negli investimenti, formalizzati nella Politica di investimento responsabile di Equita Capital SGR e precedentemente descritti, è garantita dall’Amministratore Delegato della SGR.

 

Per maggiori dettagli, si rimanda alla consultazione della sintesi della politica di investimento responsabile pubblicata di seguito.

 

Team Equita Capital SGR

 

 

Dichiarazione ai sensi dell’articolo 4 del Regolamento (EU) 2019/2088 del 27 novembre 2019

Equita Capital SGR (in seguito anche “la SGR”) riconosce l’importanza di considerare i principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità (di seguito anche “PAI”) derivanti dalle proprie decisioni di investimento e dalla consulenza in materia di investimenti, al fine di generare un impatto positivo, in linea con i propri principi in ambito ESG.

A tal proposito, la SGR si è dotata di specifiche politiche volte all’individuazione, prioritizzazione e gestione dei PAI, coerentemente con quanto disciplinato dall’art. 4 del Regolamento UE 2019/2088 (di seguito anche “Regolamento SFDR” o “SFDR”).

Nello specifico, Equita Capital SGR, basandosi su un approccio risk-based che tiene in considerazione la tipologia di investimenti effettuati e relativi potenziali effetti negativi, nonché in linea con la propria Responsible Investment Policy, ha identificato i seguenti temi di sostenibilità come prioritari:

  • lotta al cambiamento climatico;
  • comportamenti etici.

Rispetto a tali priorità, la SGR ha identificato un set di indicatori per il monitoraggio dei PAI ritenuti prioritari all’interno dell’alveo fornito dal Regulator, sulla base di un criterio di rilevanza, che tiene conto della tipologia, natura ed ampiezza dei propri investimenti, della specifica tipologia di prodotto finanziario che rende disponibile, nonché della disponibilità del dato.

In particolare, con riferimento alla lotta al cambiamento climatico, la SGR potrà considerare, ad esempio, l’ammontare in valore assoluto delle emissioni GHG da parte degli emittenti, oppure la relativa intensità emissiva rispetto alle Revenue, anche sulla base degli indicatori medi settoriali. Inoltre, la SGR potrà considerare l’esposizione del proprio portafoglio complessivo a compagnie attive nel settore dei combustibili fossili.

Con riferimento ai fattori sociali, e nello specifico relativamente ai comportamenti etici, per gli investimenti in società quotate, la società potrà valutare, ad esempio, la quota di portafoglio complessivo in società che presentano violazioni ai principi dell’UN Global Compact e delle Linee Guida per le imprese multinazionali dell’Organisation for Economic Cooperation and Development (OECD) e l’eventuale assenza di processi e meccanismi per il monitoraggio della conformità con tali Principi e Linee Guida.

Coerentemente con le differenti tipologie di investimenti che Equita Capital SGR persegue, la SGR ha previsto differenti modalità di reperimento delle informazioni necessarie al monitoraggio degli indicatori.

Nello specifico, relativamente agli investimenti in mercati quotati, le informazioni saranno acquisite mediante l’adozione di info-provider specializzati e monitorate nel tempo sull’intero portafoglio degli investimenti effettuati o oggetto di servizio di consulenza in materia di investimenti.

Per quanto attiene gli investimenti in società non quotate, alla luce della necessità di ricavare informazioni di dettaglio difficilmente reperibili in maniera organica tramite l’accesso a database di info-provider specializzati, i dati necessari al calcolo degli indicatori verranno acquisiti mediante la predisposizione di specifici questionari sottoposti alle aziende oggetto di investimento. Tale metodologia comporta il vantaggio di rafforzare ulteriormente il dialogo sui temi ESG tra la SGR e le società oggetto di investimento, esercitando un’influenza diretta sulle stesse volta all’incremento della disclosure di tali informazioni.

Inoltre, all’aumentare della disponibilità di dati in ambito ESG, spinta da una crescente attenzione e sensibilità del mercato a tali fattori, nonché per effetto delle richieste normative e della conseguente pressione svolta da investitori e stakeholder, la SGR prevede di estendere in futuro il perimetro oggetto di monitoraggio ed action in relazione ai PAI.

A valle del monitoraggio degli indicatori PAI, il processo posto in essere dalla SGR prevede la condivisione periodica delle relative risultanze al Comitato ESG, che ha il compito, tra gli altri, di validare e definire, con l’aiuto dei Team d’Investimento, gli obiettivi di riduzione dei principali effetti negativi sulla sostenibilità.

Il raggiungimento di tali obiettivi verrà perseguito in via prioritaria attraverso:

  • iniziative di engagement nei confronti degli emittenti sulle tematiche ESG prioritarie identificate: tali iniziative, oltre a perseguire il miglioramento delle prassi e delle performance sui fattori di sostenibilità, saranno volte a garantire il miglioramento nella qualità e quantità delle disclosure relative alle metriche ESG necessarie ai fini del monitoraggio dei PAI;
  • iniziative di azionariato attivo nei confronti degli emittenti azionari sulle tematiche ESG prioritarie identificate.

La SGR ritiene tali azioni di carattere proattivo fondamentali sia ai fini della riduzione dei principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità, che del più ampio ruolo di facilitatore della transizione sostenibile che il settore finanziario avrà nel corso dei prossimi anni.

Infine, nel caso di investimenti in emittenti quotati, qualora le iniziative di cui sopra non dovessero risultare efficaci e si evidenziassero significativi incrementi degli effetti negativi sui fattori di sostenibilità, la SGR si riserva di valutare la possibilità di riduzioni o dismissioni, anche progressive, negli investimenti in oggetto.

 

Riferimenti a standard internazionali

Nella definizione e nell’applicazione dei criteri qui descritti sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità, la SGR si ispira ai principali standard e codici di condotta internazionali, tra i quali:

  • Principi di Investimento Responsabile delle Nazioni Unite (UN PRI);
  • Principi Global Compact delle Nazioni Unite (UN GC);
  • Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (UN SDGs);
  • Obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra dell’Accordo di Parigi sul Clima (Paris Agreement).

 

La Politica di Impegno adottata da Equita Capital SGR è consultabile di seguito:

Politica di impegno

 

 

Dichiarazione ai sensi dell'articolo 5 del Regolamento (EU) 2019/2088 del 27 novembre 2019

Ai fini degli adempimenti di cui all’articolo 5 del Regolamento (EU) 2019/2088 del 27 novembre 2019, si prega di fare riferimento alla Relazione sulla Remunerazione più recentemente pubblicata nell’area “Corporate Governance – Documenti Societari - Relazioni” del sito Equita.eu.

 

Equita Private Debt Fund II - Dichiarazione ai sensi dell’articolo 10 del Regolamento (EU) 2019/2088 del 27 novembre 2019

 

Equita Private Debt Fund II – Strategia d’investimento

L’integrazione degli aspetti ESG nella politica d’investimento della SGR è riflessa all’interno della strategia d’investimento del Fondo:

  • Analisi ex-ante: prima di ogni investimento avviene lo screening multi-dimensionale per assicurare che le target oggetto di analisi siano in linea con i principi ESG e di sostenibilità adottati dalla SGR.

In aggiunta alle esclusioni settoriali, il team d’investimento completa una due diligence ESG sulla società target con l’obiettivo di identificare eventuali criticità o aree di miglioramento e determinare i principali indicatori di performance “KPI” ESG da monitorare durante la vita dell’investimento.

  • Promozione delle caratteristiche ambientali e sociali: viene perseguita dalla SGR attraverso le seguenti strategie d’investimento e di engagement:
    • ESG scoring: l’attività di monitoraggio include anche la performance, in termini di sostenibilità, misurata attraverso il questionario ESG sviluppato dalla SGR. Il questionario valuta, attraverso una metodologia proprietaria, gli aspetti di governance, sociali e ambientali di ciascuna società di portafoglio. La strategia del Fondo è incentrata sul miglioramento di tale scoring durante il periodo d’investimento, con l’obiettivo di raggiungere uno scoring ESG minimo per ogni investimento;
    • Identificazione, monitoraggio e gestione dei PAI: in linea cn quanto riportato nel paragrafo relativo alla dichiarazione sui PAI, i dati necessari al calcolo degli indicatori PAI delle partecipate di EPD II vengono acquisiti mediante un questionario sviluppato internamente dalla SGR;
    • Engagement: a valle delle risultanze del monitoraggio dei PAI e dello scoring ESG, il team d’investimento, con la validazione e il supporto del Comitato ESG della SGR, avvia attività di engagement con le società di portafoglio, tra le quali la promozione di un dialogo attivo sui temi di sostenibilità ed ESG al fine di contribuire allo sviluppo di una adeguata cultura societaria e l’engagement attivo con il management delle società su specifici indicatori di sostenibilità.
  • Buona governance: il rispetto delle prassi di buona governance è stato integrato nel monitoraggio periodico delle partecipate attraverso un sottoinsieme di domande contenute nel sopramenzionato questionario ESG. Tale questionario permette una valutazione della bontà della governance della società in portafoglio e, qualora le prassi di buona governance non venissero rispettate, l’avvio di attività di engagement mirate.

 

Equita Private Debt Fund II – Asset allocation

L’asset allocation del Fondo sarà interamente dedicata ad investimenti che promuovono caratteristiche ambientali e sociali, senza vincoli di allocazione minima ad investimenti sostenibili.

Alla luce della natura e della tipologia degli investimenti effettuati dal Fondo, essi non tengono conto dei criteri dell’Unione Europea in relazione alle attività economiche ecosostenibili ai sensi del Regolamento 2020/852 (c.d. “Regolamento sulla Tassonomia europea”).

 

Equita Private Debt Fund II – Disclosure

Le informazioni relative ai principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità, alle attività di engagement svolte e alle risultanze delle stesse saranno resi disponibili all’interno delle relazioni periodiche del Fondo, disponibili nell'area riservata del sito

 

Equita Private Debt Fund II - Dichiarazione sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità 

  Dichiarazione PAI 2022

 

 

Equita Capital SGR - Dichiarazione sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità

  Dichiarazione PAI SGR 2022

 

 

Equita Smart Capital - ELTIF -  Dichiarazione ai sensi dell’articolo 10 del Regolamento (EU) 2019/2088 del 27 novembre 2019

  SFDR Disclosure Art 10 Equita Smart Capital ELTIF

 

 

 

EGIF - Dichiarazione ai sensi dell’articolo 10 del Regolamento (EU) 2019/2088 del 27 novembre 2019